The School: Volume 2 (Italian Edition) by Angela Catalini

autore:Angela Catalini [Catalini, Angela]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2018-02-16T23:00:00+00:00

CAPITOLO 6

Appena Chrystina si fu allontanata, Keyra notò una donna in fondo al corridoio. Da quanto tempo era lì? Indossava un abito pesante lungo fino ai piedi fermato in vita da un grembiule. Doveva avere circa quarant'anni e non c'era traccia di trucco sul suo viso. Le rughe la facevano sembrare accigliata, preoccupata. Stava lì senza parlare, come una statua di cera. Finalmente si mosse, togliendosi dal cono d'ombra.

"Sono Miss Lindemberg. Avrei preferito essere io a darle il benvenuto, ma ho visto che Chrystina mi ha preceduta" disse recuperando un vassoio che aveva precedentemente appoggiato su un ripiano. "Le ho portato la colazione."

Entrarono in camera e Keyra ne approfittò per cercare nella valigia una vestaglia da indossare. Si sfregò le braccia cercando di riscaldarsi e ringraziò la signora Lindemberg per il cibo.

"Dirò a una delle inservienti di portarle uno scaldaletto. L'inverno è rigido a The School” disse la governante appoggiando il vassoio sulla scrivania e lanciando un’occhiata apparentemente distratta al bracciale della giovane. “Ma ora mangiate, dovete essere stanca e affamata, oltre che infreddolita. Inoltre so che non siete stata bene, quindi non mi tratterrò oltre."

"Avete ragione, Miss Lindemberg, ma devo farvi alcune domande, per cui vi prego di restare."

“Ne parleremo domani, quando avrete riposato a sufficienza.”

“Solo una domanda, non vi chiedo altro!” insisté Keyra.

Miss Lindemberg la guardò torva. “Siete recalcitrante e poco incline a eseguire ciò che vi si chiede. Tuttavia, poiché è il vostro primo giorno a The School, sentirò quello che avete da dire.”

Keyra era stata avvisata da Chrystina riguardo alla ruvidezza della governante, ma restò egualmente sconcertata dal suo comportamento. Si augurò che il Rettore non fosse altrettanto intransigente e si sforzò di mantenere un tono di voce accondiscendente. “Mi rendo conto che siamo in piena notte e che le mie richieste possano sembrarvi fuori luogo, ma volevo solo notizie di Miss Emily Dawson. Spero non abbia risentito del viaggi come è accaduto a me.”

Le rughe di espressione di Miss Lindemberg si incurvarono e gli occhi, sormontati da folte sopracciglia, divennero freddi, ostili.. “Miss Dawson è una vostra amica?” chiese con la voce tagliente.

“Ci siamo incontrate alla stazione di Londra e abbiamo affrontato il viaggio insieme. Potrei dire che la considero una mia amica, sebbene la conosca in modo superficiale.”

“Non siete una sua amica né una parente, quindi a che titolo vorreste notizie?”

Keyra allargò le braccia. “Voglio solo sapere se sta bene, non dovete necessariamente esporre il suo quadro clinico.”

“L’impertinenza è una pessima virtù. Immagino non abbiate avuto un’istitutrice che vi spiegasse come comportarvi” la bacchettò Miss Lindemberg.

Keyra punta sul vivo non replicò e si chiese se fosse davvero così evidente la sua scarsa dimestichezza con gli studi. Eppure, non le sembrava di essere stata sgarbata.

Scese un silenzio imbarazzante. Miss Lindemberg rovistò nelle tasche del grembiule e tirò fuori un foglio e una busta.

"Sono per voi, nel caso vogliate scrivere ai vostri famigliari" disse porgendole il materiale. "Dovrete rivolgervi a me ogni volta che avrete bisogno di qualcosa, sono io che provvedo alle necessità degli allievi. È tutto.

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